La Transizione Energetica inizia a casa tua

Da Consumatori a Produttori
La Rivoluzione energetica che cambierà il mondo

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In Italia ci sono 20 milioni di cittadini che possono finalmente uscire da una situazione paradossale ed antieconomica: abitano in condominio (ve ne sono un milione e duecentomila sparsi da Nord a Sud), vorrebbero risparmiare sulla bolletta elettrica, ma fino a qualche mese fa non potevano farlo perché le leggi gli impedivano di usufruire a pieno della corrente elettrica che potevano auto-prodursi con un proprio impianto fotovoltaico sul tetto. Ragionamento analogo vale per tutti i 60 milioni di cittadini italiani che potrebbero risparmiare sulla bolletta, costruendo impianti di energia a fonte rinnovabile “di comunità” tra vari cittadini che abitano in abitazioni tra loro separate, per poi condividere tra loro l’energia. Anche in questo caso la legge glielo impediva.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale “Incentivi” del Ministero dello Sviluppo Economico in attuazione dell’articolo 42-bis del decreto legge 30 dicembre 2019, n. 162 (convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8), si completa finalmente la disciplina che rende una realtà la creazione delle Comunità Energetiche. Da oggi, infatti, grazie all’anticipo con cui l’Italia ha disciplinato il recepimento della Direttiva RED II rendendo possibile la condivisione dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati a fonti rinnovabili tra più cittadini, i consumatori di energia elettrica potranno associarsi per realizzare configurazioni di Autoconsumo collettivo e Comunità Energetiche. Si tratta di una possibilità che non esisteva in precedenza, poiché sussisteva il limite normativo per cui l’energia prodotta da un impianto alimentato da fonte rinnovabile fosse autoconsumata al massimo dall’utente presso il quale l’impianto era installato. Questa possibilità rivoluziona il sistema energetico del nostro Paese.

L’Autoconsumo collettivo può essere attivato da famiglie e altri soggetti che si trovano nello stesso edificio o condominio, purché i soggetti diversi dalle famiglie non producano energia come attività principale. Alle Comunità Energetiche, invece, possono partecipare persone fisiche, piccole e medie imprese, Enti Territoriali o Autorità locali, comprese le Amministrazioni comunali, ubicati in un perimetro più ampio rispetto a quello condominiale, purché siano tutti collegati alla medesima cabina di trasformazione dell’energia di media/bassa tensione e la partecipazione alla Comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale e industriale principale.

Quello delle Comunità energetiche è un universo in grado di innescare un circolo virtuoso di vantaggi e benefici ambientali, sociali ed economici diretti, e puntare a una crescita sostenibile, abbattendo le emissioni inquinanti e riducendone le conseguenze ambientali e sanitarie, fortemente impattanti nei centri urbani. Tra i benefici diretti riconosciuti ai membri che aderiscono alle Comunità energetiche c’è la riduzione dei costi della bolletta elettrica, un benefit che può contribuire in maniera efficace ad affrontare anche il problema della povertà energetica tra i cittadini, condizione che in Italia coinvolge più di nove milioni di italiani, ossia più del 15% del totale, con un impatto particolarmente rilevante per la popolazione anziana. Sfruttare questa opportunità significa individuare la giusta strategia non soltanto per raggiungere più facilmente gli obiettivi del Piano Nazionale Energia e Clima e i target molto più sfidanti individuati dall’Unione europea per ridurre gli impatti e affrontare i rischi del cambiamento climatico, ma anche favorire concretamente la transizione energetica

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Il progetto è quello di formare un’associazione senza fine di lucro che abbia come mission quella di  organizzare tutte le persone interessate a creare una comunità energetica supportandole con informazioni e documenti. Seguici sulla Pagina Facebook (clicca qui) e lascia i tuoi dati nel form qui sotto se vuoi far parte del progetto.

Domande frequenti

Una comunità energetica rinnovabile è un soggetto giuridico formato da membri che consumano l’energia prodotta dagli impianti di energia rinnovabile della comunità stessa.

Si può consumare energia in 2 modi:
– i partecipanti alla comunità energetica sono proprietari dell’impianto di energia rinnovabile e sono direttamente connessi ad esso;
– i partecipanti non sono connessi direttamente all’impianto ma condividono una quota virtuale dell’energia prodotta.

Certo, puoi contribuire alla comunità semplicemente consumando l’energia prodotta dall’impianto della comunità.

No. Continuerai a scegliere il fornitore di energia che ritieni migliore per te e continuerai a pagargli la bolletta come sempre. Il risparmio dipende dal fatto che periodicamente riceverai dalla comunità energetica la tua parte degli incentivi che avrete ricevuto dal GSE.

Difficile fare una stima precisa perché le condizioni cambiano parecchio da caso a caso ma da alcune stime fatte il risparmio, tra energia non pagata ed incentivi ricevuti, dovrebbe aggirarsi intorno al 20/30%